Il cancello, inguardabile ormai, da verniciare.
L’anta della credenza antica rimastami in mano.
La presa telefonica da spostare.
La luce del bagno che fa guizzi psichedelici e che minaccia tempeste elettriche da settimane.
Muri da tinteggiare. Tanti muri da tinteggiare.
Le mappe del portoncino di ingresso che cigolano e la guarnizione del medesimo che va per i fatti suoi.
La presa elettrica da aggiustare.
A parte la presa telefonica, potrei risolvere tutto con un po’ di impegno e di pazienza.
Ma mi rifiuto.
Rivolta contro il mondo moderno: un Marito è indispensabile.
Necessito di uomo sveglio e capace.
O titolare di ipertrofici conti svizzeri.
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Bene. Le sopracitate righe erano, fino ad un minuto fa, una bozza parcheggiata da due giorni dietro alle quinte del blog.
Poi, stasera, una serata piacevolissima di lettura e musica organizzata in antico e pregevole palazzo della città, che aveva come ospite la Dott.ssa Gianna Schelotto, ha slatentizzato il tutto rivelandosi un eclatante esempio di sincronicità di Junghiana memoria…
Il titolo del libro presentato dalla stessa autrice è “Un uomo purchè sia. Donne in attesa dell’amore”. Facile immaginare i contenuti discussi.
Ecco. Ho pensato che con quel “Ma mi rifiuto” scritto più sopra tra il serio ed il faceto ho tradito un aspetto di me molto più sottile, soffice e profondo di quanto non la sia la drammatica ed urgente necessità di un Domestico attivo e capace.
UFFAAAAAAAAAAAAA
Buona notte Gatti tutti.
… il mago Merlino ? …
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Ad esempio….
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