Non vorrei essere fraintesa.
(Scrivo questa frase per l’ennesima volta, mi accorgo.
Ma quante paure ho?).
La definizione che mi sale spontanea al descrivere la mia vita di ora,
è qualcosa che nell’immaginario collettivo appare assai poco piacevole, ma tant’è.
Non siamo tutti uguali.
Mi sento come un osso rosicchiato minuziosamente.
Mi sento scarna ed essenziale.
Ma la straordinarietà di questo mio sentire è che l’osso in questione
è un proprio un bell’osso, quasi più bello di quando era rimpolpato.
Evidentemente, la polpa di prima non era un granché.
Sono tonica, quasi dura, ma elastica.
Sono strausata ma non mi sento stanca.
Comincio a capire ora cosa significa mettersi in gioco ad alta percentuale.
Prima andavo a 3 (cilindri).
Vivevo al 35%. Poco più che il doveroso, a questa età.
Lo si sa da secoli che, relativamente parlando, non c’è tempo.
Ora sono molto più viva.
Anche se il prezzo è altino.
Non oso pensare all’opportunità di essere e vivere al 100%.
Ma mi fido! Per l’amor di Dio, mi fido!!
Insomma, ti prego, tra un salto e l’altro, un attimo di pausa please.
Postilla: aiutati che il ciel ti aiuta. Che gli altri…
chi fa da sè fa per tre. Che gli altri…
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