La sospensione che non precipita.
La madida ostilità che spinge all’interno.
Il guardiano del sole d’inverno, freddo e umido, mi guida su tracce altrimenti inavvertibili.
Di intimi percorsi. Inaspettatamente, di intenso calore.
Un inedito pensiero, un dubbio, un fuoco, un’idea.
Il sogno si espande nel bianco, senza più incontrare confini.
Siamo un’altra volta arrivati in una fase
in cui nuovamente, mi partorisco da me.