Il pomeriggio d’autunno, che si contrae,
alle ore 17 e 500 metri di prato da attraversare.
La crescente oscurità divampa in un attimo,
precipita di colpo, generando la sera.
Quella strana luce di mezzo rivela il mondo interiore
e i miei pensieri, tangibili ora,
rasentano gli alberi e scivolano sull’erba,
tra i miei piedi e la mia sgomenta coscienza.