Novembre

Ne scriverei intere risme. Ne dipingerei interi muri.
Ma è nel non manifesto che si percepisce Novembre.
Adagiata finalmente nel mio centro, non posso scriverne
senza scrivere di me.

Come grandi ametiste, conglobate in una grigia roccia,
si brilla solo se ci si apre. Rompendo la struttura difensiva.
Specialisti della morte apparente, trasformisti silenziosi,
abissi fecondissimi di infinti piccoli semi. Siamo noi.
Novembre ed io.

Vorrei affrancarmi un poco da questa globale, storica, congenita latenza.
Qualche seme in meno, molti fiori in più. E succosi, solidi, rossi frutti.

2 pensieri su “Novembre

  1. Il tuo apprezzamento mi lusinga, perchè so che TU sei un artista. Ma non c’è nulla di misterioso in tutto questo, credimi. Solo una visione un pò più sottile. Tu che sai leggerla sai di cosa parlo. E sai che non son sempre rose, ..oh caro amico dalle frequenti spine..
    Grazie

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