Ho sempre sbandierato ai quattro venti il mio disprezzo per l’inverno.
Ma la sensazione procurata da Gennaio, negli ultimi anni, è piuttosto particolare.
Da una parte c’è la cristallizzazione impietosa causata dal freddo.
Il gelo dei primi mesi dell’anno è quasi un anti-vita.
Le temperature sono paralizzanti, ostiche, perniciose nel loro addensare e appesantire ogni cosa.
Gennaio è il trionfo del più abissale Yin.
Dall’altra parte però c’è la consapevolezza del fatto che si va – e si va velocemente – verso l’apertura.
La luce, che lentamente e progressivamente aumenta, anticipa l’espansione primaverile e questo stato contraddittorio, dove il corpo resta lento per l’algido rigore mentre il cuore già comincia ad alleggerirsi, genera infiniti stati d’animo.
E pertanto infinite possibilità.
Non posso dire che mi piaccia Gennaio, per l’amor di dio.
Ma se fosse un’immagine sarebbe un cubetto di ghiaccio con una fiammella dentro.
E questo mi piace parecchio.
Adoro la tua capacità di sintetizzare i sommovimenti interiori per immagini.. Il cubetto di ghiaccio con la fiammella dentro è assolutamente geniale e rispondente alla realtà ceh osservo in me!!
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Il bello dei simboli è che sono universali. E’ facile identificarsi in un’immagine. L’immagine è più pulita e meno condizionata di una frase. Per questo l’Arte è comunicazione universale.
Sia chiaro non mi attribuisco alcunché di artistico per carità, ma le immagini dentro di me la fanno da padrone..
Ciao sorella bella. Prepariamoci per fine febbraio..
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