Alle 02.39 di un venerdì di Novembre la gente normale dorme.
E io invece sto qui, come fossi nata da due giorni, a contemplare l’universo.
Un universo che di notte si moltiplica per cento, per mille.
Che tende all’infinito così come all’infinito potrei estendere la mia percezione ora.
Sono sveglia, sono sveglissima.
La mia vibrazione e quella delle cose che mi circondano si fa quasi udibile.
Risuono così fortemente da non riuscire nemmeno quasi a pensare.
Con che cosa risuono non lo so.
Onestamente non mi interessa nemmeno saperlo ora.
Buonanotte.