Dopo molti anni – ma molti – di radio, cd, libri e seghe mentali serali, lo scorso autunno ho acquistato un televisore.
Non ho ancora dimestichezza con quell’arnese.
Ci sono un sacco di canali. Io ero rimasta ferma a 6/7, ecco.
Prima di cena leggo su internet la programmazione alla ricerca di un film.
Poi, e vorrei sapere che siti guardo, una volta seduta sulla poltrona e pronta alla visione, spesso scopro che nel tal canale c’è tutt’altro.
Allora, per nulla padrona della situazione, ancora oggi, dopo mesi in cui per la maggior parte del tempo spolvero lo schermo spento, accendo la tv al canale 1 e poi al 2.
E poi al 3, al 4, e vado avanti sperando di incontrare qualcosa che possa interessarmi.
Stasera mi sono spinta in là come non mai e sono stata folgorata sulla via di Damasco scoprendo il canale 56. “FOCUS”.
Ho finito la cena, adesso.
Da grande voglio fare l’astrofisica e andare a caccia di buchi neri e raggi Gamma.
Nel tempo libero, filmare i castori canadesi della Patagonia mentre rosicchiano i tronchi
e fanno gara con il picchio rosso di Magellano e il suo compulsivo tic distruttore.
Adesso mi guardo tipo chilometri e chilometri di ghiacci, il condor delle Ande e anche qualche fenicottero.
E ciao.