Non mi sento a casa da nessuna parte. E ne soffro.
Contemporaneamente emerge la mia vena nomade.
Ho paura di non essere mai all’altezza delle cose.
E mi ritrovo spesso in situazioni nuove.
Mi pare di morire senza dei punti fermi.
E mi getto nel vuoto come sospinta da qualcosa che non sono io ma che mi manovra da dentro.
Di tutti gli “io” che ospito, fosse quella cosa dentro – che spinge – il più saggio?