Senza malizia

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I sensi

Un bicchiere di vino rosso
o lo sguardo disteso su una bella vallata.
Gli occhi immersi in un bel cielo.
O negli occhi di qualcuno.
Una carezza al gatto.
Una buona musica.
L’ipnotico e morbido ticchettio della pioggia.
Il calore del sole sulla pelle.
Il profumo di un fiore, di un albero gravido di mele mature.
L’odore della pelle o di un buon cibo.

I sensi del Corpo sono la strada per lo Spirito.
Sono viva. Questo è già molto.

Legami

La dissolvenza di ogni barriera
se mi lascio rapire dall’estetica pura.
Dimentico di esserti avversa
se, improvvisamente, lo sguardo.
Temporeggio sul rancore
se, inavvertitamente, il tatto.

Bramo lo scontro, l’impatto, il conflitto.
Ti detesto, ti combatto, ti ripudio,
ti aborrisco, ti disprezzo, ti rifuggo.
Ti odio.

Ci risiamo?

Mentre parlo elargisco arcani segni.
Misteriosi talismani translucidi veleggiano nell’aria
illustrando esattamente il contrario di ciò che dico.
Un fiume rosso arancio lambisce l’interno dei miei confini
spostandosi lentamente, lascivamente.
Sigilli incomprensibili sanciscono imperscrutabili disegni
scivolando fuori di me e arroventando progressivamente
l’aria che ci separa.
I miei occhi, dai quali emergono remoti lampi dell’Ente rossastro che mi possiede, sotto il totale controllo di una ferma, intenzionale ma discreta voluttà: il sottogatto seduttivo non divampa, preferendo una solida lenta lievitazione.

Possibilità di riuscita quasi nulle.
Ma il Fufy godereccio se ne frega.

Pornogatto

Il titolo è eccessivo. Giusto per fare due versi.
Ma se veramente scrivessi quello che ho voglia di scrivere
dovrei inaugurare una nuova categoria: Eros del Gatto.
Perchè visioni ondeggiano translucenti davanti a me
come il tremolio di un miraggio
come il calore sull’asfalto di un pomeriggio estivo.
Perchè un calore, in effetti, mi serpeggia all’interno
mi attraversa la mente
accelera i miei battiti.
Perchè vi sorrido, ma non vi ascolto.
E se vi ascolto, non trattengo una sillaba.
Io sogno, immagino e realizzo,
in quel Mondo Anteriore dal quale si procede,
uno strato sottile ed insolito
di questo mio ricco destino.

(La categoria la inserisco, ma senza mezzi termini).