Sordidi dubbi
Lieve disorientamento
Gessose inerzie
Punti interrogativi giganti.
Contenuti da cestino.
Pulire, spegnere.
E, domattina,
riavviare il programma.
Sordidi dubbi
Lieve disorientamento
Gessose inerzie
Punti interrogativi giganti.
Contenuti da cestino.
Pulire, spegnere.
E, domattina,
riavviare il programma.
Ecco dov’è stato l’errore: fare la guerra.
Al conflitto non serve rispondere con l’astio.
Non funziona alcuna strategia
non hanno senso vendetta o colpi bassi..
Al conflitto opporre complicità.
All’indifferenza, rispondere con amore,
al distacco tendere un abbraccio.
Allo sguardo ostile offrire un sorriso.
La freddezza è solo paura.
La separazione è Amore incompreso.
(Ascolto: http://www.youtube.com/watch?v=2hTGS9oNdCk)
Sensazioni, rapidi ed elementari calcoli
confermano il falso d’autore.
Ma quale senso di colpa!
Ma quale idea sconveniente!
Macchè profanazione di luoghi sacri!!!
Ma quali discese dal pero!!
Vado a dormire.
E entro domani sera voglio chiaro in testa
il know how per una totale demolizione.
Inesorabile, impietosa, drastica demolizione.
Altro che gatto di marmo.
Un urlo ben fatto e mando tutto in frantumi.
Buonanotte gattoni.
Per quanto mi riguarda, la cosa finisce qui.
Ora.
Aspetto di percepire la leggerezza tipica
di una cosa tossica che se ne va.
Anche se ci vorrà del tempo.
Nessuna spiegazione, poichè non se ne possiede il merito.
Che se poi me la dessero anche,
la giornata di cinquantasei ore,
forse non la vorrei nemmeno.
Non voglio vivere le cose di oggi
sui solchi tracciati dalle cose di ieri.
Il blu è trasparente, invitante.
Da quassù, dall’altissimo trampolino
tremo di adrenalina, tremo di bellezza.
Sono nell’attimo appena prima.
Quell’attimo in cui tutto è ancora possibile.
Un tuffo nel vuoto così non l’ho mai fatto.
Ma ho deciso di vivere.
E comunque, anche volendo,
non posso più tornare indietro.
Anche se tenterò di restare immobile,
inesorabilmente cadrò
in quel maledetto blu.
(Ma se riemergo….)
Una vibrazione progressiva ritmicamente percorre il mio corpo.
Un’apparente immobilità cela il tratto finale
di una trasformazione alchemica.
L’attenzione è tutta rivolta dentro, dove il nucleo
gradualmente cresce di intensità e di calore.
L’essenza è incandescente, l’esplosione radiante è prossima.
Già se ne possono apprezzare i segni
a guardare bene in fondo al mio sguardo.
La zampata fatale è pronta.
Gatto più che mai.
Mi sto cercando.
(mi troverò?)
Come in quei pezzi di legna, di vecchi bancali
finite le fiamme, dalle ceneri emerge un chiodo.
Quello piantato nel mio fianco.
Altro che esorcista.
Questo è il post numero 100.
Meriterebbe belle parole e nobili contenuti.
Giusto per celebrare..
Ma il Gatto ha sonno e vi molla qui.