Mi accorgo ora, ora mentre metto la sveglia per domani mattina,
che siamo al 5 di dicembre. E che tra una ventina di giorni è Natale.
Guardate non mi viene nemmeno voglia di studiare qualcosa per celebrare – magari scrivendone come ho sempre fatto – il Sol Invictus.
E dire che questo sarebbe l’anno giusto per celebrare, ratificare, evidenziare una rinascita.
Come diavolo faccio a trascendere la mia povera mente, l’agglomerato dei ricordi che ora, in mancanza di una materiale progressione nel tempo, tornano quelli di quando ero bambina.
Bambina proprio forse no, perché il censore sulla mia memoria ha la mano pesante.
Comunque ho il diritto di lamentare mancanze.
E ho il diritto di avere la necessità di una Home che vada oltre i miei gatti.
E contestualmente ho il diritto di rifiutare pseudo-famiglie pseudo-acquisite
sulle quali non mi dilungo troppo per necessaria riservatezza.
E allora cosa farò?
Farò un Natale Con Chi Vuoi.
Magari vado a trovare gli Amati qualche giorno prima, giusto per ritualizzare. Sempre che non ci sia un metro di neve sulle strade.
A proposito, devo ancora cambiare le gomme.
Buonanotte phelini.