Pagina bianca

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Uno dei consigli letti da qualche parte utili per affrontare la famigerata pagina bianca dello scrittore o presunto tale, é quello di stilare una lista di parole chiave.
Parole “attinenti all’argomento”, “cui poter attingere in fase di redazione”. 
Nel mio caso, ovvero nel caso in cui la pagina bianca sia metaforica, non è difficile trovare queste parole chiave.
Vitalità, amore, energia, libertà, gioia, umorismo, musica, complicità, azione, responsabilità, realizzazione, entusiasmo, creatività, natura…
La difficoltà sta nell’aggregare a tali concetti abbastanza materia ed energia da trasformarli in solide e vive realtà.
É dura. Ma è anche una bella sfida. É crescere.

La condizione attuale, un abisso bianco sconfinato, è ancora troppo vissuta come privazione di tutto. Sono immersa, sprofondata in un nulla che non è oscuro ma che è tutt’altro che rassicurante.
E invece, si sa, il bianco è la somma di tutte le possibilità. 

L’abisso è la totalità che smarrisce o sveglia.
L’abisso bianco contiene la soluzione.
Come al solito dipende da me.
C’è bisogno di silenzio per ricevere i segni.
(23.07.2013)

Vorrei ricominciare a scrivere. 
Anche sul blog.

(foto: Elsa Morante, fonte: web)

Visioni

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“Evoluzione.
Ho avuto proprio stamattina una specie di scoperta su questo ma non saprei descriverla. È ancora fresca. La nota più evidente è che io sto osservando tutto. Tutto. Anche me. E anche il tempo da prima che nascessi. Va be’. Non so dire.

C’è una specie di trama a più dimensioni. Tutto è un magma apparentemente indifferenziato.

I confini della forma sono illusori. Non so dimostrarmelo ma comincio a sentirlo.

E tutto si muove continuamente senza posa. I famosi fotogrammi li facciamo noi con l’apparato tridimensionale (mente) che non può contenere il divenire se non infilzando le varie sfaccettature della realtà in un filo chiamato tempo.

Le memorie non possono essere vive.

In questo senso non esistono. Ma all’interno dell’umano (la sua parte nella materia, la mente e l’evoluzione del corpo) necessariamente hanno un peso.”

E ti fissano sul fondo dell’Abisso.