“Nell’ingiustizia si trova la chiave per liberarti dalla sofferenza.
Non limitarti alla lamentela come fanno gli schiavi.. che piegano la testa digrignando i denti. Abbi il coraggio di entrare nell’ingiustizia e qui trova la vera Giustizia.
Ogni evento ingiusto della tua esistenza tocca un nervo scoperto, ma se invece di usare la lamentela come fuga (la “via larga”) indaghi dentro a quell’evento, scopri perché tu, e solo tu, lo hai portato nella tua vita, allora puoi diventare il Re del tuo regno.. L’unico RESPONSABILE per quanto ti accade.
Non lasciare che il mondo prenda il sopravvento.
Non delegare al mondo la tua felicità.
Questa è la psicologia dello schiavo.
Lo schiavo deve lamentarsi perché non sopporta la pressione della responsabilità: non può ammettere di essere lui il regista unico delle ingiustizie che subisce.
Il Re, al contrario, non può lamentarsi, perché in tal modo ammetterebbe l’esistenza di un potere superiore al suo che può decidere della sua felicità.
Percepisci come ingiusto qualcosa che non sei ancora riuscito a integrare nel tuo essere, qualcosa che ancora non riconosci come tuo, qualcosa che è ancora troppo elevato per te.
Sei come la volpe che non riesce ad arrivare all’uva: rifiuti ciò a cui non puoi giungere con il tuo Cuore.
Ogni ingiustizia è linfa per il tuo essere, perché rappresenta il metodo più giusto per aprire un po’ di più il tuo Cuore”
LA VIA PER LIBERTA’ E’ ANCORA LUNGA.
Sono indietro come le balle del cane.
(testo virgolettato tratto da Il Libro di Draco Daatson, Salvatore Brizzi)
Ne dobbiamo parlare a lungo
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No. Basta parole. Non voglio ammattire.
Sono ai confini, lasciamo perdere.
Anzi. Credo che chiuderò il blog prima o poi.
Questo appartiene alla mia vecchia vita.
Non voglio smettere di scrivere, ma qualcosa deve cambiare.
Se supero questo periodo vorrei fare una bella opera di seppellimento.
(Senza cancellarlo, naturalmente: è una parte di me. Anzi prenderò i pezzi migliori e ne faccio un librettino per gli amici).
Poi ne aprirò un altro. Ma ci devo pensare a mente fredda.
Che ora non sono lucida. Poi magari cambio idea.
Buonanotte gattaccia spussa.
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L’ingiusto ha tante facce, questa è quella dell’ingiusto “soggettivo”, ma nn è certo l’unica e sola 🙂
Ti spiego cosa mi è piaciuto: la volontà di reagire, di agguantare quella libertà cui lo schiavo ANCHE per sua (in)conscia inerzia ha rinunciato.
Ma la reazione è meglio che sia giusta, proporzionata, equa, ragionevole 😉 .
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Assolutamente nerodavideazzurro…
Infatti, facendo riferimento alle mie furie di sparizione, come vedi sono ancora qui.
La faccenda, attuale più che mai, ha a che fare con la responsabilità personale di tutto ciò che accade (e che, se fa male, ha a volte il volto – perdona il gioco di parole – dell’ingiustizia) o meglio di come viene interpretato ciò che accade e della reazione con la quale facciamo fronte agli eventi.
Rileggo e vedo che le teorie le so. Ma pancia e cuore sono ancora indomiti, ahimè….
Grazie intanto per l’invito al tuo blogo che non ho ancora onorato come si deve.
Non appena ho un pò di tempo pulito dalle mie tragedie greche (mentali) corro a leggerti.
Grazie 🙂
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